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domenica 8 settembre 2019

Monza 2019 - Formula 1 - Vince il pilota monegasco Charles Leclerc

Monza consacra Charles Leclerc: il pilota monegasco riporta la Scuderia di Maranello sul gradino più alto del podio del Gran Premio di casa dopo 9 anni. Il team si gode il nuovo che avanza, ma deve fare i conti con la gara deludente di Vettel

Emozione, tensione e liberazione: c’è tutto questo e tanto altro nell’urlo di Charles Leclerc che a Monza ha costruito un capolavoro. Dalla consacrazione davanti alla piazza milanese di mercoledì a quella definitiva sulla pista che per motivi affettivi conta di più: il monegasco ha gestito il fine settimana italiano in maniera impeccabile riconsegnando al popolo rosso una vittoria che a casa mancava da nove anni. Una vittoria, la seconda consecutiva dopo la sua prima volta in Belgio, gestita ma anche sofferta con la stoffa del campione. Perché dopo la partenza la Mercedes è stata sempre e costantemente un’ombra minacciosa dietro alla rossa di Charles, prima quella di Hamilton, poi a staffetta quella di Bottas. Cedere alla pressione di un mastino come Lewis sarebbe stato facile o forse comprensibile, che ci ha provato e riprovato e che aveva a un certo punto persino la gomma più calda e prestazionale. E’ servito tutto il suo sangue più freddo per non fare più sbavature dopo l’avvertimento della bandiera bianca e nera e tutti gli occhi puntati addosso. Ma questa volta anche la strategia Ferrari è stata perfetta, con la scelta della gomma dura contro la media della Mercedes. Il fatto che tutti, compreso Hamilton e Bottas, abbiano fatto degli errori fa capire quanto tirata e tesa sia stata la gara. Ingiustificato invece il testacoda in solitaria di Vettel al sesto giro e ancor più ingiustificato il suo rientro in pista, che gli è infatti costato una penalità. Alla festa Ferrari è mancato ancora una volta lui, tredicesimo. Nel risultato e nel morale. Bisognerà pensare a come recuperare il campione Vettel, ma ora è solo il momento, per la Ferrari, di festeggiare un nuovo fresco e potenziale campione.

sabato 7 settembre 2019

Monza 2019 - Formula 1 - Pole Position per Charles Leclerc

l pilota della Ferrari ha chiuso in 1:19.307 le qualifiche del GP d’Italia. Con lui in prima fila c'è Hamilton, in seconda Bottas e Vettel. Il tedesco non è stato sanzionato dopo la convocazione dei commissari per presunta infrazione dei track limits. Caos all'ultimo giro per una "melina tattica" di massa e altra investigazione della Direzione Gara: solo reprimenda per Hulkenberg, Sainz e Stroll

La qualifica più incredibile della storia della Formula 1 premia Charles Leclerc. La delusione dei tifosi Ferrari per il finale anomalo del Q3 dura poco e si trasforma presto in un clamoroso boato per la 4^ pole position - la seconda consecutiva, la 21^ della Ferrari a Monza - nella giovane carriera del monegasco, capace di sfruttare da rapace la 'melina' suicida dei rivali: i suoi avversari infatti si marcano troppo a lungo nel giro di lancio per evitare di concedere la preziosa scia nei rettilinei ma finiscono per essere fermati dalla bandiera a scacchi, non riuscendo ad impensierire con l'ultimo tentativo la pole provvisoria di Leclerc, diventata così definitiva senza ansia e senza sforzi ulteriori. Scatta però l'investigazione della Direzione Gara sulla vicenda, ma non arriva alcuna "azione punitiva" per Hulkenberg della Renault che aveva deliberatamente tagliato la chicane. Solo reprimenda anche per Sainz e Stroll. Leclerc conquista così la pole in 1:19.307, Vettel non la prende bene per un gioco di mancate scie con il compagno di squadra che lo ha penalizzato e successivamente è anche stato sentito dai commissari per presunto mancato rispetto dei track limits: nessuna conseguenza per lui. Sul "Q3 caos", invece, si è scatanata anche la rabbia di Hamilton e Wolff della Mercedes. Quest'ultimo ha parlato di spettacolo "indegno".

Track limits, nessuna sanzione per Vettel

Vettel era stato convocato alle 19.20 dai commissari per mancato rispetto dei track limits alla Parabolica, dunque per una vicenda diversa dal "caos Q3". Cosa vuol dire track limits? In caso di superamento della linea bianca, il giro in cui è stata commessa l'infrazione e il successivo vengono invalidati. Ed è su questo che hanno deciso d'investigare i commissari sul pilota della Ferrari, senza però attribuirgli una sanzione.

Track limits, cosa aveva comunicato la FIA? 

Viste le ampie vie di fuga in asfalto, i piloti tendono ad allargarsi per ottenere più velocità in curva senza finire troppo larghi. Ecco perché, al fine di evitare questa azione, la Federazione ha deciso che i piloti non possono andare con tutte le ruote oltre la linea bianca. Rilevata l'infrazione, invece, viene disposto l'annullamento sia del giro in cui è stata commessa che quello successivo.

lunedì 3 dicembre 2018

RED PASSION - S.Damiano d'Asti

“RED PASSION”
In esposizione presso Terre dei San Damiano d'Asti di Via Roma 58/64 (AT)
INGRESSO LIBERO

Michael Schumacher, Gerhard Berger, Jean Alesi, Alain Prost, Kimi Räikkönen, Felipe Massa, Rubens Barrichello: sono loro i protagonisti della mostra Red Passion con cui Gianfranco Avallone, fotografo sportivo professionista e grande appassionato di motori, espone presso la prestigiosa Cantina Vinicola Terre dei Santi di San Damiano d'Asti (AT) la sua personale. L’esposizione raccoglie gli scatti realizzati e selezionati insieme al fratello Marco: un’antologia, in diversi formati, delle immagini in cui i fratelli Avallone hanno immortalato il team della Scuderia Ferrari durante i Gran Premi di Monaco, Imola e Monza, dal 2000 a oggi. Non sono solo la velocità e il brivido, ma anche l’umanità dei piloti, il loro essere persone vere, coraggiose e fragili, dentro e fuori dall’abitacolo, il fil rouge di questo percorso espositivo davvero emozionante nel quale Avallone è riuscito a trasferire la forza degli uomini protagonisti in pista e fuori. Ecco allora giustificata la scelta di inserire tra i ritratti anche quello di Jules Bianchi, il giovanissimo e promettente pilota scomparso nel luglio del 2015 per le conseguenze di uno spaventoso incidente durante il Gran Premio del Giappone. Oltre 40 gli scatti esposti, Schumacher nel 2004 con la sorella di Ayrton Senna, Viviane, e Bernie Ecclestone all'inaugurazione della Tribuna Senna del circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola per il decimo anniversario della morte del pilota, Jean Alesi insieme a Michael Douglas sui box al Grand Prix di Monaco, Felipe Massa che lascia il circuito in barca. A integrazione della rassegna anche alcune foto di Ferrari da corsa storiche.

lunedì 16 luglio 2018

Giulia Spinelli Special Guest di "RED PASSION"

Sarà Giulia Spinelli, la giovane cantante di Orbassano la Special Guest dell'evento "Red Passion" che andrà in scena giovedì 19 luglio dalle ore 20:00 presso il prestigioso Show Room di "Golden Garage" strada Carignano, 54 a Moncalieri Torino in occasione anche delle selezioni valide per il Concorso Internazionale di Miss Grand Prix 2018 curate dalla Union Model Company. 
Nonostante la giovane età Giulia ha già varcato palchi importanti, avuto esperienze radiofoniche e produzioni Musicali che gli hanno reso popolarità nel mondo dei social e del web con canzoni/cover molto importanti una di queste My Way di Frank Sinatra che potrete ascoltare Live durante la serata.

lunedì 9 luglio 2018

“RED PASSION” da Golden Garage a Moncalieri (To)

Michael Schumacher, Gerhard Berger, Jean Alesi, Alain Prost, Kimi Räikkönen, Felipe Massa, Rubens Barrichello: sono loro i protagonisti della mostra Red Passion con cui Gianfranco Avallone, fotografo sportivo professionista e grande appassionato di motori, espone presso il prestigioso Shoow Room della concessionaria d’Auto “Golden Garage” di Moncalieri. L’esposizione raccoglie gli scatti realizzati e selezionati insieme al fratello Marco: un’antologia, in diversi formati, delle immagini in cui i fratelli Avallone hanno immortalato il team della Scuderia Ferrari durante i Gran Premi di Monaco, Imola e Monza, dal 2000 a oggi e il Team Ducati Moto Gp e Wsbk . Non sono solo la velocità e il brivido, ma anche l’umanità dei piloti, il loro essere persone vere, coraggiose e fragili, dentro e fuori dall’abitacolo, e in sella alle moto il fil rouge di questo percorso espositivo davvero emozionante nel quale Avallone è riuscito a trasferire la forza degli uomini protagonisti in pista e fuori. Ecco allora giustificata la scelta di inserire tra i ritratti anche quello di Jules Bianchi, il giovanissimo e promettente pilota scomparso nel luglio del 2015 per le conseguenze di uno spaventoso incidente durante il Gran Premio del Giappone. Oltre 40 gli scatti esposti, Schumacher nel 2004 con la sorella di Ayrton Senna, Viviane, e Bernie Ecclestone all'inaugurazione della Tribuna Senna del circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola per il decimo anniversario della morte del pilota, Jean Alesi insieme a Michael Douglas sui box al Grand Prix di Monaco, Felipe Massa che lascia il circuito in barca, quella di Nicky Hayden e dei migliori piloti in sella alla Ducati. Durante la manifestazione sarà presente la Union Model con il concorso Nazionale "Miss Grand Prix" dove molte ragazze potranno ambire a delle importanti fasche per le finali Nazionali, verranno anche Elette “Miss Moncalieri”, “Miss Motorsportimages.it” e “Miss Golden Garage”

mercoledì 16 maggio 2018

A Mentone, driver F1 contro Star Team. Il calcio diventa solidarietà

Mancano sei giorni alla 26a sfida tra i campioni dello Star Team Monaco e i Piloti di F1. Nella settimana del Grand Prix, il primo appuntamento sarà martedì 22 maggio allo stadio Lucien Rhein di Mentone per il tradizionale incontro di calcio World Stars Football Match, evento sotto l’Alto Patrocinio del Principe Alberto II, Presidente Onorario dell’Associazione Star Team e di cui La Stampa è media partner da anni. La partita inizierà alle 18,30 e l’invito dei piloti e di tanti campioni di tutti gli sport è rivolto soprattutto al pubblico: “Ci ritroviamo tutti sempre con entusiasmo ed è per una buona causa – dice Felipe Massa ex pilota Ferrari e capitano lo scorso anno della squadra dei Piloti – Sono brasiliano e amo il calcio, anche se c’è chi è più bravo di me, come Fernando Alonso o Giancarlo Fisichella”. Una partita che è anche una festa, ma dove l’agonismo non manca: “C’è sempre la voglia di vincere, ce l’abbiamo dentro per il mestiere che facciamo, ma per i piloti il problema è che si fa fatica a trovare chi deve stare in difesa. Tutti vogliono giocare in attacco e segnare”. La soddisfazione più grande però, dopo ogni sfida, è sapere di aver dato il proprio contributo nel segno della solidarietà: “E’ il vero motivo che anima questo appuntamento che si ripete da tanti anni – sottolinea Massa – Noi ci siamo sempre e ogni volta troviamo un pubblico affettuoso che paga volentieri il prezzo del biglietto. Ci sono molti bambini entusiasti che ci incitano e si divertono. Facciamo autografi e foto, siamo tutti insieme e in questo modo permettiamo all’Associazione Star Team for The Children di raccogliere fondi per aiutare tanti altri bambini nel mondo che non hanno la stessa fortuna”. Le prevendite sono aperte sul sito www.digitick.com oppure direttamente presso l’Ufficio del Turismo di Mentone, infoline +33 (0)4 9241 7676. Prezzi dei biglietti da 5 a 15 euro e fino a 8 anni, l’ingresso gratuito.

domenica 16 aprile 2017

Formula 1 - Bahrain Grand Prix - Scuderia Ferrari wins in Bahrain



Sebastian takes his second win from three races. Kimi is fourthSakhir – Sebastian Vettel produced a gutsy drive this evening to win the Bahrain Grand Prix, having started from third on the grid. His victory was also down to the strategic calls from the Scuderia Ferrari pit wall. Kimi Raikkonen finished fourth, despite encountering a few difficulties. He fought back to finish just off the podium. After the first three rounds, Ferrari lead the Drivers’ Championship with Seb, on 61 points, and the Constructors in which it has 102 points. This is Seb’s fifth won in Prancing Horse colours.

domenica 25 ottobre 2015

Formula 1, Austin: Hamilton campione del mondo. Trionfa su Rosberg e Vettel


La decima vittoria stagionale ha regalato a Lewis Hamilton il terzo titolo mondiale della carriera. Un successo meritato quello dell'inglese, vero dominatore di questo campionato. Nemmeno le piogge dell'uragano Patricia hanno fermato Lewis, che al traguardo di Austin ha preceduto il compagno di squadra Nico Rosberg e la Ferrari di Sebastian Vettel, autore di una strepitosa rimonta dalla 13esima posizione di partenza, causata dal cambio di motore. Hamilton entra in un club esclusivo, quello dei tricampioni del mondo come Brabham, Stewart, Lauda, Piquet e Senna, il suo idolo da bambino. Quarto posto per un sempre più convincente Max Verstappen, seguito da Perez, Sainz e Button.  il via — Al via, finalmente senza pioggia ma con pista ancora bagnata, subito scintille tra Hamilton e Rosberg. Lewis è scattato meglio del tedesco, ha preso l'interno e ha "accompagnato" all'esterno il compagno di squadra, che così si è ritrovato in quarta posizione dietro alle due Red Bull di Kvyat e Ricciardo. Bene Vettel con la Ferrari, che in poche curve è risalito in settima posizione. Al quinto giro Virtual Safety car per i detriti in pista dopo un contatto tra le due Sauber e alla ripartenza Rosberg è lesto a passare Ricciardo e poi Kvyat mettendosi nella scia di Hamilton. Si pensa subito al solito dominio Mercedes ma i due delle Frecce d'argento non sono scappati. Anzi, le due Red Bull si sono fatte sotto e Ricciardo tra al 15° giro ha infilato Hamilton prendendosi la prima posizione. duello rosso — I guai di Hamilton sono continuati perché poi anche Rosberg lo ha passato e al 19° giro l'inglese è stato il primo a entrare ai box per mettere le gomme da asciutto. Dietro ai leader bellissimo duello tra le Ferrari e le Toro Rosso con Verstappen negli scarichi di Vettel: l'olandese ha sorpassato il tedesco e poi ha sbagliato una frenata ritrovandosi col ferrarista di nuovo davanti. È stato il momento dei pit stop: dopo Hamilton sono entrati anche Ricciardo, Rosberg e Kvyat. Poi al 21° giro un fuorispista di Kimi Raikkonen che ha sbattuto ed è rientrato in pista sostituendo il musetto ai box.  pista asciutta — Non appena la pista si è asciugata si è rivista la Mercedes. Al 22° giro Rosberg e Hamilton hanno passato rispettivamente Ricciardo e Kvyat per la prima e la terza posizione. E in questa fase si è rifatto sotto anche Vettel: il tedesco ha passato Kvyat e si è lanciato all'inseguimento di Hamilton. Che però ha ripreso a macinare giri veloci e ha raggiunto e sorpassato Ricciardo al 27° giro, il giro del ritiro di Kimi Raikkonen.  ecco vettel — Il ritiro di Marcus Ericsson al 28° giro ha causato l'ingresso della Safety car e la Ferrari di Vettel ha tentato il colpo: sosta per montare le gomme medie e arrivare al traguardo senza ulteriori soste. Al 32° la ripartenza della corsa col rientro ai box della Safety car e subito spettacolo tra Vettel e Ricciardo con sorpasso e controsorpasso. Il ferrarista è poi passato approfittando di un errore in frenata dell'australiano: terzo dopo essere partito 13°, una sicurezza. Al 38° nuova Virtual Safety car per recuperare la vettura di Hulkenberg incidentata per una collisione con Ricciardo. Rosberg ha cambiato le gomme ritrovandosi dietro a Vettel, Hamilton ha invece proseguito in testa. Una mossa corretta quella di Rosberg che con le gomme fresche ha passato agevolmente Vettel. colpo di scena — Al 43° giro, però, nuovo colpo di scena. Kvyat si è girato sbattendo sulle barriere all'altezza dell'ingresso dei box e nuova Safety car dispiegata in pista. Hamilton ha così cambiato le gomme seguito da Vettel. Ripartenza al 47° giro e sorpasso di Vettel ai danni di Verstappen. Nove giri alla fine e un interrogativo: riuscirà Hamilton a passare Rosberg e diventare campione? In un giro la risposta: errore del tedesco e Hamilton davanti. Era scritto finisse così già ad Austin: il meritato terzo titolo mondiale è finito in cassaforte. 


domenica 24 maggio 2015

Vince Nico Rosberg Il Grand Prix di Monaco





 MONTECARLO - Mai dire che un Gp è noioso... La gara più soporifera dell'anno infatti a pochi giri dalla fine diventa da cardiopalma: Hamilton in netto vantaggio (25 secondi!) si infila inspiegabilmente ai box per un inutile pit stop e quando torna in pista con la safety car si ritrova terzo, alle spalle di Rosberg e Vettel. Niente da fare: a Montecarlo non si sorpassa e i tre arrivano come un trenino sul podio.

La cronaca della gara giro per giro

"Colpa nostra, ci assumiamo tutta la responsabilità" dicono subito con gran classe alla Mercedes, ma Hamilton soffre come un cane. Scende dalla macchina inviperito, quando saluta Vettel guarda per terra. La gara va a chi non la meritava (Rosberg è stato per tutto il week end più lento di Hamilton) ed è naturale la sofferenza di Lewis. Anche perché fra l'altro il tedesco della Mercedes
eguaglia immeritatamente il record di Graham Hill e Alain Prost, e si avvicina al record assoluto di vittorie (6) di Ayrton Senna

Che beffa per Hamilton

Il discorso però non vale per Vettel che invece ha lottato come un leone e ha strappato con i denti un secondo posto, spingendo sempre al limite, con una Ferrari ovviamente non all'altezza delle Mercedes. Bravo e applausi.

Già ma che ci faceva la Safety car in pista? Anche se qui a Montecarlo è di casa (si corre in mezzo ai guard rail in un fazzoletto di asfalto) stavolta il suo ingresso è stato clamoroso perché arrivato dopo un pazzesco incidente che solo pochi anni fa sarebbe stato mortale: il 17enne Verstappen (indiavolato) nel tentativo di passare Grosjean nel punto più veloce della "pista" (vabbé si fa per dire...) cioè in fondo al rettilineo (anche qui si fa per dire perché in realtà è un lunghissimo curvone a destra) centra la macchina di Grosjean perde una ruota e sbatte di muso contro il muro. Che per fortuna non è più un muro ma una speciale barriera di gomma multipla che assorbe per magia il terribile impatto. E lo scatenato ragazzo può uscire dalla macchina con le sue gambe. Fiato sospeso per mezzo mondo, ma tutto ok, con Grosjean che poco dopo lo chiama "idiota" via radio. Beh, difficile dargli torto, si potevano ammazzare davvero tutti e due...

Per il resto la gara come dicevamo è stata piuttosto noiosa. In quarta e quinta posizione le Red Bull del russo Daniil Kvyat, al miglior risultato della carriera, e dell'australiano Daniel Ricciardo, che si piazzano davanti al finlandese Kimi Raikkonen, con la seconda Ferrari, bravo a lottare con una macchina con cui non si è mai trovato bene. Il pilota spagnolo della McLaren, Fernando Alonso, è stato costretto al ritiro per un problema di surriscaldamento.

Ordine d'arrivo
1. Nico Rosberg (GER/Mercedes) i 260,520 km in 1h49:18.420 (media: 143,003 km/h)
2. Sebastian Vettel (GER/Ferrari) a 4.486
3. Lewis Hamilton (GBR/Mercedes) a 6.053
4. Daniil Kvyat (RUS/Red Bull-Renault) a 11.965
5. Daniel Ricciardo (AUS/Red Bull-Renault) a 13.608
6. Kimi Räikkönen (FIN/Ferrari) a 14.345
7. Sergio Pérez (MEX/Force India-Mercedes) a 15.013
8. Jenson Button (GBR/McLaren-Honda) a 16.063
9. Felipe Nasr (BRA/Sauber-Ferrari) a 23.626
10. Carlos Sainz Jr (ESP/Toro Rosso-Renault) a 25.056

Classifica mondiale
1. Lewis Hamilton (GBR) 126 pts
2. Nico Rosberg (GER) 116
3. Sebastian Vettel (GER) 98
4. Kimi Räikkönen (FIN) 60
5. Valtteri Bottas (FIN) 42
6. Felipe Massa (BRA) 39
7. Daniel Ricciardo (AUS) 35
8. Daniil Kvyat (RUS) 17
9. Felipe Nasr (BRA) 16
10. Romain Grosjean (FRA) 16

sabato 23 maggio 2015

Lewis Hamilton partirà in pole position nel Gp di Monaco


MONTECARLO - Lewis Hamilton partirà in pole position nel Gp di Monaco, sesta prova del mondiale di formula uno in programma domenica sul circuito del Principato. Il pilota della Mercedes, campione del mondo in carica, centra la 43esima pole in carriera, la prima sul circuito del Principato e la quinta in questa stagione: 1'15"098 il crono che gli consente di precedere di 342 millesimi il compagno di squadra Nico Rosberg, in pole nelle ultime due edizioni, per una prima fila tutta Mercedes. Terzo tempo, a sette decimi e mezzo, per Sebastian Vettel con la Ferrari al cui fianco ci sarà Daniel Riccardo con la Red Bull, seguono Daniil Kvyat con l'altra Red Bull e Kimi Raikkonen sulla seconda Rossa, sesto a quasi un secondo e mezzo. Settimo Sergio Perez con la Force India, completano la Top Ten Carlos Sainz (Toro Rosso), Pastor Maldonado (Lotus) e Max Verstappen (Toro Rosso).

Erano rimasti fuori dalla lotta per la pole position Romain Grosjean su Lotus, beffato per appena 8 millesimi da Perez e penalizzato di 5 posizioni in griglia per la sostituzione del cambio, Jenson Button (McLaren), Nico Hulkenberg (Force India), Felipe Massa, solo 14esimo con la Williams, e Fernando Alonso, 'appiedato' a inizio Q2 dalla sua McLaren: probabile problema elettrico per lui. Nella prima manche era stato invece eliminato a sorpresa Valtteri Bottas con l'altra Williams, col finlandese che non è riuscito a fare meglio del 17esimo tempo. Fuori nel Q1 anche le Sauber di Felipe Nasr e Marcus Ericsson e le Marussia di Roberto Mehri e Will Stevens.

VETTEL SOIDDISFATTO, RAIKKONEN DELUSO - In casa Ferrari lo stato d'animo è opposto. Dice Vettel: "Sono in generale contento, ma non credo di aver tirato fuori il massimo dalla vettura" ha detto il pilota tedesco. "Forse c'era troppo freddo, spero di riuscire a infilarmi domani tra le Mercedes e di fare una bella gara. Non siamo riusciti a mettere loro pressione ma domani è un altro giorno".
Molto deluso Raikkonen: "Abbiamo avuto un problema di traffico, è un risultato schifoso ma vedremo. Un bel problema è stato far funzionare le gomme con queste basse temperature. Domani pagheremo un prezzo salato, non è bello partire dietro tutte queste macchine, che delusione".

HAMILTON: ''POLE SPECIALE'' - "Questa pole per me ha molto significato, anche se ci ho messo tanto tempo ad ottenerla. Non riesco ad esprimere quanto sia contento, è stata una sessione non semplice con parecchi problemi che mi hanno portato fuori ritmo. Ero contento quando ho attraversato la linea del traguardo, è stata una sessione incredibile per me e per tutta la squadra, sono contento" le parole di Lewis Hamilton, per la prima volta davanti a tutti a Montecarlo: "Questa è una pista molto difficile, è difficile esprimere quanto sia difficile, solo noi lo capiamo. Cercare di lavorare sempre per migliorare è importante. E' come una scala, fai un gradino alla volta, ma quando vai giù è difficile risalire, ogni sessione c'è stato un problema, non è stato semplice e quindi questo rende la sessione speciale".

Nico Rosberg, partito davanti a tutti nelle ultime due edizioni, si deve accontentare della seconda posizione. "Ho avuto un buon ritmo all'inizio delle qualifiche, che era quello che mi era mancato per tutto il weekend, ma poi ho perso il controllo verso la fine - si rammarica il tedesco della Mercedes - Ho cercato di dare tutto, sapevo che Lewis sarebbe stato veloce, ho provato ma non è andata". Hamilton gli ha inflitto quasi tre decimi e mezzo "ma non credo sia così difficile recuperare. Avrei potuto migliorarmi, abbiamo cambiato bilanciamento perchè soffrivo un pò di sottosterzo, ero fiducioso di poter fare meglio ma non ce l'ho fatta".

GRIGLIA DI PARTENZA
1a fila
1. Lewis Hamilton (Gbr) Mercedes 1'15"098 alla media di 159,966 Km/h
2. Nico Rosberg (Ger) Mercedes 1'15"440
2a fila
3. Sebastian Vettel (Ger) Ferrari 1'15"849
4. Daniel Ricciardo (Aus) Red Bull-Renault 1'16"041
3a fila
5. Daniil Kvyat (Rus) Red Bull-Renault 1'16"182
6. Kimi Raikkonen (Fin) Ferrari 1'16"427
4a fila
7. Sergio Perez (Mex) Force India-Mercedes 1'16"808
8. Carlos Sainz (Esp) Toro Rosso-Renault 1'16"931
5a fila
9. Pastor Maldonado (Ven) Lotus-Mercedes 1'16"946
10. Max Verstappen (Ned) Toro Rosso-Renault 1'16"957
6a fila
11. Jenson Button (Gbr) McLaren-Honda 1'17"093
12. Nico Hulkenberg (Ger) Force India-Mercedes 1'17"193
7a fila
13. Felipe Massa (Bra) Williams-Mercedes 1'17"278
14. Fernando Alonso (Esp) McLaren-Honda 1'26"632
8a fila
15. Felipe Nasr
(Bra) Sauber-Ferrari 1'18"101
16. Romain Grosjean (*) (Fra) Lotus-Mercedes 1'17"007
9a fila
17. Valtteri Bottas (Fin) Williams-Mercedes 1'18"434
18. Marcus Ericsson (Swe) Sauber-Ferrari 1'18"513
10a fila
19. Will Stevens (Gbr) Marussia-Ferrari 1'20"655
20. Roberto Merhi (Esp) Marussia-Ferrari 1'20"904
(*) = 5 posizioni di penalizzazione

lunedì 6 ottobre 2014

Andrea De Cesaris morto: incidente stradale a Roma per l’ex pilota Formula 1

Andrea De Cesaris morto: incidente stradale a Roma per l’ex pilota Formula 1
Lo schianto mentre era a bordo della sua moto sul Gra, in zona Bufalotta. Nato nel 1959, ha debuttato in F1 nel 1980. Ha corso nel circus fino al 1994 con Alfa Romeo

Ha perso il controllo della moto ed è finito contro la barriera in cemento che delimita le corsie del Grande raccordo a Roma. L’ex pilota della Formula Uno Andrea De Cesaris, 55 anni, è morto a seguito dell’incidente, avvenuto nel pomeriggio in zona Bufalotta a Roma.

Il decesso è stato pressoché istantaneo, subito dopo l’impatto contro il jersey in cemento. Sul posto è intervenuto personale della Polizia stradale per i rilievi del caso, e dalle prime indagini non sembra ci siano responsabilità’ di terzi o comunque che nell’incidente siano rimasti coinvolti altri mezzi. Può darsi che all’origine di tutto vi sia stato un malore oppure una distrazione dell’ex pilota, o ancora un’improvvisa avaria al mezzo che l’ha portato ad andare a sbattere contro la barriera. Proseguono comunque gli accertamenti.

Nato a Roma nel 1959, De Cesaris ha debuttato in Formula 1 nel 1980. Ha corso nel circus fino al 1994 con Alfa Romeo (con cui ha conquistò un secondo posto nel GP del Sudafrica nel 1983),McLaren, Ligier, Minardi, Brabham, Dallara, Rial, Jordan, Tyrrell e Sauber. In carriera non ha mai vinto un Gran Premio ma ha il record di maggior numero di gare disputate senza ottenere un primo posto. Famoso, anche, per il numero di incidenti: il suo soprannome era Andrea ‘de Crasheris’.

Jules Bianchi, direzione di gara sotto accusa: ecco perché l’incidente era evitabile

Vie di fuga ostruite, tifone ignorato, safety car in ritardo: nel mirino della critica le decisioni di Charlie Whiting sulla sicurezza a Suzuka

Un incidente evitabile. L’analisi delle cause che hanno portato allo schianto di Jules Bianchi a Suzuka porta ad un’unica conclusione: se organizzatori e direttori di gara avessero anteposto la sicurezza allo spettacolo (e agli impegni con le televisioni), probabilmente adesso il pilota francese non sarebbe in fin di vita all’ospedale universitario di Mie. Perché dopo la morte di Ayrton Senna nel ’94 la Formula 1 ha fatto molti passi avanti in materia di sicurezza: macchine più robuste, rischio fuoco quasi azzerato, sistemi di ritenzione migliorati, vie di fuga e barriere aumentate, per citarne alcuni. Ma resta uno sport dove i piloti corrono sempre sul filo del limite. E se le condizioni non sono ottimali, il rischio diventa troppo alto per parlare di semplice fatalità quando succede un incidente.

La pioggia e l’orario di gara – Il primo problema è stato di tipo meteorologico. Fuori dal controllo umano, dunque. Ma fino a un certo punto. Perché da giorni si sapeva che nell’ orario della gara sulla zona si sarebbe abbattuto il tifone Phanfone. Impensabile annullare la corsa: il calendario già ingolfato e le televisioni escludevano a priori questa ipotesi. Nella giornata di venerdì si era parlato allora di spostare la gara al sabato, o almeno di anticipare di qualche ora la partenza. Sarebbe stato sufficiente per evitare la tempesta. Neanche questo è stato fatto, per rispettare gliaccordi commerciali. Ci si è limitati a far partire la corsa dietro la safety car. “All’inizio la pioggia non era incredibile”, è stata la difesa di Niki Lauda. In realtà la situazione è peggiorata giro dopo giro, e a detta di molti piloti in pista non si vedeva praticamente nulla al momento dell’incidente. L’alto numero di ritiri, del resto, testimonia le precarie condizioni di aderenza del tracciato.

La safetycar e il “giallo” della bandiera verde – Anche la condotta del direttore di gara, il britannico Charlie Whiting, ha lasciato molto a desiderare. Nonostante le condizioni invitassero a maggior prudenza, il giudice (che sarebbe pure delegato alla sicurezza della Fia) non è intervenuto come e quando avrebbe potuto. Al 43esimo giro Sutil è uscito di pista, e ha reso necessario l’intervento del carro-gru per rimuovere la sua vettura. C’erano tutti gli elementi per richiamare la safety car. Ma, probabilmente per non spezzettare ulteriormente la gara (c’era già stata un’altra interruzione), i giudici hanno preferito sventolare doppia bandiera gialla (una segnalazione di pericolo, che invita i piloti a rallentare e prepararsi eventualmente a fermarsi). Anche su questo punto, tra l’altro, ci sono grandi dubbi. Il comunicato ufficiale della Fia parla appunto di “bandiera gialla” prima della curva incriminata. Nel video dell’incidente, però, si vede distintamente uno steward che sventola una bandiera verde, che indica invece cessato pericolo (seppur per la curva successiva). Anche questo potrebbe aver indotto in errore Bianchi: ma solo l’inchiesta sui dati telemetrici della sua monoposto potrà chiarire la dinamica della sua uscita di pista. Di certo c’è che la gestione della gara è stata confusa, poco tempestiva ed ancor meno accorta.

La via di fuga ostruita e i precedenti – Il resto l’ha fatto il carro-gru che ha invaso la via di fuga per rimuovere la macchina di Sutil. La Marussia di Bianchi, dopo essere uscita di pista, ha attraversato tutto lo spiazzo in ghiaia e si è andata a schiacciare sotto le ruote del mezzo di soccorso, finendo distrutta nella sua parte superiore. Senza questo terribile impatto, probabilmente, si sarebbe trattato di un semplice incidente contro le barriere protettive ai bordi del tracciato. Come e non più di quello in cui era rimasto coinvolto qualche secondo prima il pilota dellaSauber. Tanti interrogativi, allora, si pongono anche sulla presenza in quel punto del carro-gru. E sul tipo di mezzo scelto dagli organizzatori: in altri circuiti, infatti, per casi simili vengono utilizzate le gru, capaci di operare da una distanza maggiore, senza invadere le vie di fuga. C’erano anche dei precedenti che avrebbero dovuto indurre a maggior prudenza. Nel marzo del 2012 Maria de Villota, collaudatrice proprio del team Marussia, nell’autodromo inglese di Duxford si era andata a schiantare nel corso di un test contro un camion d’appoggio posizionato ai bordi della pista. Anche in quel caso l’incidente era stato causato dalla presenza inopportuna di un mezzo nella via di fuga, e aveva avuto conseguenze tragiche: la pilota spagnola aveva perso un occhio, ed è poi morta un anno dopo per danni neurologici. Mentre nel 2003 a Suzuka era deceduto il giapponeseDajiro Kato nel corso del gran premio di motociclismo. Dopo quell’evento la MotoGp ha abbandonato il circuito di Suzuka: per gli organizzatori non era più sicuro. Non per la Formula 1, che invece ha continuato a correrci. E ora deve fare i conti con quanto accaduto a Jules Bianchi.

domenica 8 giugno 2014

Formula 1 - Race - Ricciardo claims maiden win in Montreal thriller


Red Bull's Daniel Ricciardo claimed his first Grand Prix victory in a drama-filled race in Canada on Sunday, overtaking Nico Rosberg's ailing Mercedes just three laps from the finish to end the Silver Arrows’ six-race winning streak.

For the first half the race took on a familiar pattern as Rosberg and team mate Lewis Hamilton raced away at the front of the field. Then, all of a sudden as the duo were locked in battle, both men reported a loss of power, allowing the cars behind - led by the Williams of Felipe Massa - to close in swiftly. 

When the sick silver cars pitted for fresh rubber a lap apart, Massa sensationally took the lead, but the real action was taking place behind him as Hamilton ran deep at the hairpin and lost the advantage he had gained on Rosberg in the pits. Shortly afterwards Massa pitted from the lead, but as Rosberg re-took P1, Hamilton hit brake trouble and, after missing several apexes, soon pulled into the pits to retire for the second time this season. 

Rosberg continued to hold the lead, but the ERS problem that had caused his and Hamilton’s loss of power meant that he was eventually caught be a train of faster moving cars. The gaggle was led by the one-stopping Force India of Sergio Perez, followed by the two-stopping Red Bulls of Ricciardo and Sebastian Vettel. 13 laps from the finish these three were soon joined by the hard-charging Massa to set up a grandstand finish. 

Under increasing pressure and effectively running on internal combustion power alone, Rosberg bravely held on to the lead, as Perez - on the oldest tyres of the group - did a tremendous job to keep Ricciardo behind. Finally the Australian forced his way past the Mexican into second place in a bold move going into Turn 1 on the 66th lap, and then set out after Rosberg. He caught the Mercedes with the aid of DRS down the back straight on the 68th lap, breezing by on the outside going into the final corner.

But the action wasn’t over yet. As they crossed the line to start the final lap, Massa lined up Perez for a pass into Turn 1 only to tag the back of the Force India, sending both cars heavily into the barriers. As both drivers climbed out of their cars uninjured, the safety car was dispatched and the stewards immediately launched an investigation into the incident. Perez was deemed at fault, having changed his racing line, and will drop five grid places at the next race as a result.

Vettel, who had squeezed past Perez and into third on the 68th lap, was mighty lucky to avoid Massa’s gyrating car as it swept across his bows at the first corner, but having survived, the German was free to take third behind Rosberg and a delighted Ricciardo.

Behind the front three, McLaren’s Jenson Button was the beneficiary of the last lap chaos. The Briton had started the penultimate lap in eighth place but passed Nico Hulkenberg’s Force India and Ferrari’s Fernando Alonso as the duo squabbled at the hairpin. Hulkenberg eventually came home fifth, Alonso sixth and Valtteri Bottas seventh in the second Williams. Jean-Eric Vergne claimed eighth for Toro Rosso, ahead of McLaren’s Kevin Magnussen and Kimi Raikkonen, who survived a spin on his way to the final point for Ferrari.

Perez and Massa were classified 11th and 12th, as the Saubers of Adrian Sutil and Esteban Gutierrez were the final classified finishers in 13th and 14th.

Besides Hamilton, neither of the Marussias finished after Max Chilton lost control at Turn 3 on the opening lap and punted team mate Jules Bianchi into the barriers. Both red and black cars suffered severe damage and the debris resulted in the safety car being deployed for the first six tours as the marshals cleared the track. Chilton was subsequently handed a three-place grid penalty for the next race for causing the incident. 

Neither Caterham finished, with Marcus Ericsson being told to switch off his Renault power unit and Kamui Kobayashi stopping with damage to his left rear suspension. The Japanese driver had earlier spun at Turn 2. The Lotuses of Romain Grosjean and Pastor Maldonado were also non-finishers, as was Daniil Kvyat whose Toro Rosso hit technical problems.

The result means Rosberg extends his championship lead by 18 points over the unfortunate Hamilton, with 140 to 118, as Ricciardo moves to third on 79 ahead of Alonso on 69, Vettel on 60 and Hulkenberg on 57. In the constructors’ stakes, Mercedes have 258 to Red Bull’s 139, with Ferrari on 87, Force India on 77, McLaren up to 66 and Williams on 58

sabato 7 giugno 2014

Formula 1 - Qualifying - Rosberg beats Hamilton to pole in Canada

Nico Rosberg aced Mercedes team mate Lewis Hamilton to clinch pole position by just 0.079 seconds in Montreal on Saturday.

It was even closer behind the Silver Arrows: Sebastian Vettel claimed third for Red Bull, but less than four hundredths of a second covered the German, the two Williams of Valtteri Bottas and Felipe Massa, and Daniel Ricciardo in the second RB10.

Q1 saw plenty of action, as Hamilton led with
way with 1m 15.750s on the soft Pirellis. McLaren duo Kevin Magnussen and Jenson Button were second and fourth on supersofts, as third fastest Rosberg - and the Williams and Red Bulls - stayed on the yellow-marked rubber.

Kamui Kobayashi, Romain Grosjean, Kimi Raikkonen, Sergio Perez and Vettel had off-track moments or spins, before Marcus Ericsson backed his Caterham into the wall at Turn 9 with 20 seconds to go, bringing out the red flag.

The incident prevented the rest of the field from improving in the final moments, meaning that Marussia duo Max Chilton and Jules Bianchi had to settle for 18th and 19th respectively, 1m 18.348s to 1m 18.359s.

Pastor Maldonado was 17th for Lotus on 1m 18.328s, his session ending early when he ground to a halt at the Turn 3 escape road. Kobayashi meanwhile headed Ericsson in the fight for 20th, 1m 19.278s to 1m 19.820s, but will start behind his Caterham team mate after a five-place grid penalty for a gearbox change prior to Q1.

Missing from this session was the unfortunate Esteban Gutierrez, who crashed during FP3 and damaged his chassis. The Mexican was forced to miss qualifying and will therefore start Sunday's race from the pit lane.

Felipe Massa sprang a big surprise in Q2 when his 1m 15.773s lap trumped the initial efforts of Hamilton and Rosberg, but eventually the former posted 1m 15.054s and the latter 1m 15.289s.

Behind them there was a dogfight which saw third to 15th covered by a second. Jean-Eric Vergne managed 1m 16.255s to seal tenth, and in the process bumped the lead Force India of Nico Hulkenberg - who set 1m 16.300s - into the drop zone. 

Magnussen was 12th on 1m 16.310s, with Force India's Perez next on 1m 16.472s ahead of Lotus' Grosjean on 1m 16.687s, Toro Rosso's Daniil Kvyat on 1m 16.713s after a trip over the chicane spoiled a subsequent effort, and Adrian Sutil bringing up the rear for Sauber with 1m 17.314s.

Thus the scene was set for Q3, and that's where the advantage swung Rosberg's way. His opening run was the first lap of the weekend to dip below 1m 15s: 1m 14.946s to Hamilton's 1m 15.034s, the Englishman having to deal with some traffic in the third sector.

On their final runs he could still not deny Rosberg however: the German improved to 1m 14.874s, with Hamilton less than one tenth of a second short on 1m 14.953s.

Behind them, Vettel finally vaulted up to third on 1m 15.548s, ahead of the Williams duo, as Bottas pipped Massa with 1m 15.550s to 1m 15.578s. Right behind them, Ricciardo was sixth on 1m 15.589s as Fernando Alonso's best left Ferrari only seventh on 1m 15.814s.

Vergne's strong weekend continued with eighth on 1m 16.162s, which Button narrowly failed to match for McLaren with 1m 16.182s, as Raikkonen took 10th on 1m 16.214s – still within seven tenths of Vettel's best.

Thus the grid will provisionally line up: Rosberg, Hamilton, Vettel, Bottas; Massa, Ricciardo; Alonso, Vergne; Button, Raikkonen; Hulkenberg, Magnussen; Perez, Grosjean; Kvyat, Sutil; Maldonado, Chilton; Bianchi, Ericsson; Kobayashi, Gutierrez.

domenica 25 maggio 2014

Hamilton/Rosberg not a repeat of Prost/Senna - Wolff

The intense rivalry between Lewis Hamilton and Nico Rosberg is "very different" to that of Alain Prost and Ayrton Senna, according to Mercedes-Benz Motorsport boss Toto Wolff.

Tensions between Hamilton and Rosberg came to the fore last weekend in Monaco, with the Briton upset to be denied a chance to snatch pole when yellow flags flew after Rosberg out-braked himself at Mirabeau. Rosberg went on to win from Hamilton, retaking the lead of a championship that looks increasingly likely to be decided between the pair.

Neither man communicated in the immediate aftermath of either qualifying or the race, but Wolff insists such tensions are normal when fighting for a world title.

"There have been a lot of comparisons to the Senna/Prost scenario, which is a kind of compliment to both Lewis and Nico," Wolff said on the team's official website, "but the situation here is very different.

"The racing philosophy of Mercedes-Benz is to allow our drivers to compete: we let the boys play with their toys, unless they break them.

"Sure, it can be pretty tense when they are racing so hard, but this intensity is normal: they are both competitive guys and they are fighting for a world championship.

"The drivers know we will not tolerate any incident."

Wolff stressed that Rosberg and Hamilton's relationship was a secondary concern behind the collective goals of the team.

"We have seen a lot of talk about their relationship, but that's not the key thing for a successful campaign: the drivers need to work with and for the team first of all," he added.

"They have a competitive car with exactly the same strengths and weaknesses, so they need to fight for every little advantage wherever they can."

Mercedes have dominated the opening six Grands Prix of 2014, with Hamilton and Rosberg accounting for every pole and race victory. The team have also scored five one-two finishes, and currently top the constructors' championship on 240 points - 141 clear of nearest rivals Red Bull.

Rosberg and Hamilton, meanwhile, sit first and second in the drivers' standings, on 122 and 118 points respectively. Ferrari's Fernando Alonso is their nearest challenger in third, 57 points behind Hamilton.

sabato 10 maggio 2014

Qualifying - Hamilton leads Mercedes front row lock-out in Spain

Lewis Hamilton and Nico Rosberg waged a tremendous battle for pole position in Barcelona on Saturday, with the honours finally going to the Englishman for the fourth time this year after both Mercedes drivers had turns at the top.

In their wake Daniel Ricciardo took a valiant third place for Red Bull, a second down on Hamilton, as Sebastian Vettel’s woes continued when his RB10 rolled to a halt with suspected transmission problems as he left the pits at the start of Q3.


Q1 was but moments old when Pastor Maldonado lost control of his Lotus exiting Turn 3 and dumped it hard enough into the inner wall to remove the right-front wheel. There was a brief red flag delay while the black and gold car was trailered away.

Rosberg lost no time in going fastest, with 1m 26.764s. Hamilton was second on 1m 27.238s after sliding wide in Turn 5, while Vettel was third on 1m 27.958s. They, plus Ricciardo and Ferrari’s Fernando Alonso, all ran Pirelli’s hard compound; everyone else used the mediums. From the Australian in fourth place down to Sutil in 17th, 14 cars were bracketed within half a second…

Adrian Sutil was the first runner not to make Q2, his 1m 28.563s failing by a tenth to dislodge Lotus's Romain Grosjean from 16th place. At Marussia, Max Chilton out-qualified Jules Bianchi with 1m 29.586s to the Frenchman’s 1m 30.177s. The Caterhams had closed right up on the red and black cars, as Marcus Ericsson’s 1m 30.312s lap right at the end displaced team mate Kamui Kobayashi’s 1m 30.375s. It was the first time this season that the Swede had out-qualified the more experienced Japanese driver.

Rosberg again set the fastest time in Q2, using new mediums for his 1m 26.088s which just pipped Hamilton’s 1m 26.210s. Ricciardo gave Red Bull a boost with 1m 26.613s to Massa’s 1m 27.016s. But there was drama for Ferrari as home hero Alonso only just made the top 10 by 0.083s.

Neither of the Force Indias made Q3. Hulkenberg missed out by that narrow margin to the Spaniard with 1m 27.685s, complaining about his VJM07’s stability, while team mate Sergio Perez didn’t better 1m 28.002s for 12th. Daniil Kvyat couldn’t make it this time, either, taking his Toro Rosso round in 1m 28.039s as team mate Jean-Eric Vergne stayed in the garage. Esteban Gutierrez was 14th for Sauber with 1m 28.280s, and an undisclosed problem with his Mercedes’ power unit prevented McLaren’s Kevin Magnussen from setting a time. The Dane will start 15th.

Vettel’s stoppage created drama right at the start of Q3, as the Red Bull rolled to a halt at Turn 3 with the four-time world champion reporting a lack of drive. Hamilton, close behind, narrowly avoided Vettel’s slowing car, and the subsequent red flag - which flew for four minutes while the stricken RB10 was cleared away - meant that both Mercedes drivers had to abort their first flying lap runs.

Hamilton had been unhappy with the set-up of his car in Q1 and Q2 but was back on form to go fastest in 1m 26.288s on his first run, taking the initiative away from Rosberg who had managed 1m 26.561s. Alonso was initially third on 1m 27.563s until Ricciardo stole the place with 1m 26.602s. The rest planned for single runs only.

On his second run Rosberg snatched pole away from Hamilton with 1m 25.400s, but seconds later car 44 stopped the clocks in 1m 25.232s to settle the issue. The Briton - who entered the weekend without a pole or win to his name in Barcelona - eked everything he could out of his car and himself to set himself up for a possible fourth consecutive triumph.

Behind the silver cars Ricciardo couldn’t get close, but 1m 26.285s kept him firmly third. Valtteri Bottas had had a difficult weekend up until Q3, but right at the end it all came good for the Williams driver as he vaulted up to a surprise fourth on 1m 26.632s. Meanwhile, team mate Felipe Massa made a mistake that kept him down to 1m 27.402s and ninth place.

In between them, Grosjean’s presence in fifth for Lotus on 1m 26.690s was another big surprise, and pushed the Ferraris down to sixth and seventh. This time Kimi Raikkonen was faster than Alonso, but it was close: 1m 27.104s to 1m 27.140s.

Almost unnoticed, Jenson Button put his McLaren eighth on 1m 27.335s, as Vettel took 10th after failing to record a time.

Thus, with Vergne’s 10-place grid penalty for an unsafe release in FP3 applied, the grid will line up: Hamilton, Rosberg; Ricciardo, Bottas; Grosjean, Raikkonen; Alonso, Button; Massa, Vettel; Hulkenberg, Perez; Kvyat, Gutierrez, Magnussen, Sutil; Chilton, Bianchi; Ericsson, Kobayashi; Vergne, Maldonado.