È una gran bella gara quella della Moto3, al Mugello. Fin dall’inizio,
il podio è stata una questione tra Martin, Bezzecchi e Di Giannantonio.
Vince lo spagnolo, ma Bezzecchi mantiene la testa del campionato. Dove
ci sono ben cinque italiani nelle prime sette posizioni della classifica
Mondiale
Jorge Martin parte in pole e scatta benissimo dalla griglia di
partenza. Bene come Marco Bezzecchi, a cui basta una curva per ottenere
la seconda posizione, ai danni di Tatsuki Suzuki e Ayumu Sasaki. L’altro
italiano in gran forma è Fabio Di Giannantonio, che impiega un paio di
giri per superare i due giapponesi, portarsi alle spalle di Bezzecchi e
attendere la Casanova-Savelli per sorprendere anche Bezzecchi.
Di Giannantonio è il più veloce in pista. Il suo giro veloce in
1’56”628 non lascia spazio a dubbi. E mentre Adam Norrodin cade alla
curva 5, a 17 giri dal termine Bez si porta in testa. Ma Martin non ci
sta, frena tardissimo e torna davanti.
I primi tre fanno un’altra gara. Tra gli inseguitori, è Tony Arbolino
a portarsi in quarta posizione. In questo gruppetto ci sono anche
Bastianini, Masia, Rodrigo, Canet, Suzuki e Sasaki. A 13 giri si ritira
Dennis Foggia, mentre Aron Canet affonda fino alla 16 esima posizione.
Due giri più tardi, Di Giannantonio ci prova e passa Martin all’interno.
Fabio Di Giannantonio mantiene la testa per poco più di due giri. Poi
lo ripassa, ancora una volta, Martin. E mentre il madrileno prova a
fare la lepre, è proprio un leprotto del Mugello a tagliargli la strada.
Il pilota del team Del Conca Gresini lo sfiora, ma non si scompone. Il
leporide balza fuori dalla pista, incolume. Intanto Bezzecchi lascia
infastidire a vicenda i due piloti di Fausto Gresini in un’interminabile
bagarre, osservandoli da vicino.
Jaume Masia finisce nella ghiaia alla curva 3, dopo un contatto con
il compagno di team Marcos Ramirez. Al penultimo giro, Martin sfrutta un
errore di Diggia e si porta in testa. Il pilota romano supera Bezzecchi
e torna secondo. Bez ci prova alla prima staccata disponibile,
all’inizio dell’ultimo giro, ma va lungo. Martin rimane davanti e chiude
tutte le porte. Esce fortissimo anche dall’ultima curva, sa che deve
contenere il motore della Ktm di Bezzecchi. Che infatti, sul rettilineo,
passa Diggia, ma non lo spagnolo, per 19 millesimi. Un battito di
ciglia.
Sul podio salgono dunque Martin, Bezzecchi e Di Giannantonio. “La
Honda deve lavorare un pochettino sul motore – commenta Fabrizio
Cecchini, capotecnico del pilota Romano -. Di Giannantonio è anche
abbastanza alto, paghiamo un po’ anche quello. Ma le gare sono così, non
ci possiamo fare niente”. Intanto, dopo sei gare, Bezzecchi rimane in
testa al campionato, Martin sale in seconda posizione mentre Di
Giannantonio è terzo
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